Purtroppo gli ultimi anni sono stati contrassegnati da pesanti fatti di cronaca, spesso e volentieri legati purtroppo ad eventi intimidatori organizzati dalle cellule terroristiche ormai note per un determinato genere di manifestazioni. L’ultimo evento di cui si parla in queste ore si è verificato proprio a Londra, nei pressi e all’interno di Westminster.

Ma come accade la vita insegna quotidianamente, le cose brutte che accadono devono essere affrontate e bisogna cogliere il momento come spinta emotiva per reagire. Quello che può emergere da momenti brutti è una forza e una capacità propositiva di cui spesso non eravamo neanche noi a conoscenza.

Il sindaco di Londra, Sadiq Khan vuole infondere nei suoi concittadini la stessa forza. Di origini pakistane e religione musulmana, il sindaco con profondo rammarico ma con altrettanta determinazione si è rivolto ai londinesi riuniti a Trafalgar Square. Secondo Khan gli individui che si celano dietro questi attacchi “cercano di distruggere il nostro modo di vivere condiviso, ma non vinceranno”.  E ha continuato esordendo “Ci alziamo in piedi in nome dei nostri valori – ha poi detto concludendo il suo discorso – e mostriamo al mondo che siamo la più grande città del mondo. La nostra risposta a questo attacco nella nostra città, a questo attacco al nostro modo di vivere, a questo attacco ai nostri valori condivisi, mostra al mondo che cosa vuol dire essere un londinese”.

Questo è lo spirito positivo e di giusta reazione che un leader deve infondere al popolo che ha scelto e che lo ha scelto a sua volta. Una città cosmopolita e multietnica come Londra ha sempre visto nel corso della storia una grande coesione sociale e un forte senso di appartenenza anche per chi come lui, non ha origini londinesi ne tantomeno britanniche.

Lo spirito carismatico di Khan è la marcia giusta che serve a risollevare la città dopo un momento difficile nel quale si diffonde il panico e si affievoliscono sogni e speranze. Ma la consapevolezza di far parte di una comunità può essere un forte elemento che incrementa la coesione sociale e favorisce la ripresa. Le doti comunicative ma anche pratiche del sindaco si devono senza dubbio al suo temperamento, ma certamente il suo passato da avvocato difensore dei diritti umani e il suo esporsi in attività di vario genere contro le violente reazioni della polizia, sui diritti del lavoro ed in materia di discriminazione, recensioni giudiziarie, inchieste e criminalità, giocano un ruolo rilevante nel dare credito e forza alle sue parole.