Non è un segreto che uno dei principali problemi per cui gli italiani non sanno l’inglese è che non si divertono e vi approcciano con metodi antiquati e limitati. All’alba del 2017, nell’era degli smartphone, le app proliferano in grandi quantità e in ogni categoria. Potremmo banalizzare nel dire che esiste un’app praticamente per qualsiasi cosa: quelle per modificare le foto, che sono le più diffuse, le app per raccogliere le proprie ricette, per disegnare con colori e materiali uguali a quelli tangibili, per monitorare il proprio umore; nella categoria delle più moderne e costose abbiamo quelle per controllare gli elettrodomestici a distanza o per comandare un sistema d’allarme.

Ci hanno notevolmente semplificato la vita ed è facile capire perché ne siamo diventati dipendenti: ci piacciono, da morire! E non sono poche quelle studiate per allenare una lingua. Ognuno di noi certamente ne ha una! Vediamo insieme le più note valutandone i pro e i contro.

Babbel: molto nota. Grafica essenziale e professionale. Pro: molte lingue a disposizione e corsi tematici. Contro: solo la 1° lezione è gratuita.

Duolingo: la seconda più nota dopo Babbel. Grafica accattivante e colorata (non guasta mai). Pro: retrocedi con le unità di apprendimento e con i punti se non sei costante nell’esercizio, il che è un incentivo. Contro: frasi ripetitive e banali che non riprendono tutte le parole inserite nella grammatica.

ABA English: applicazione dell’American and British Accademy per imparare l’inglese con video e film. Pro: la prima lezione comprende 144 videolezioni. Contro: il canone mensile è di € 25,00.

Queste applicazioni in generale sono fatte molto bene e riprendono la grammatica ma sotto l’aspetto più pratico d’uso quotidiano. Il problema è che in realtà si tratta di un apprendimento in “pillole”, dove il training si concentra in sessioni brevi ricavate dai momenti morti della giornata; questo va bene per ripassare, ma per imparare da un livello medio basso è troppo poco. Per quanto riguarda le app che richiedono un canone la nostra opinione si scinde: se da un lato è corretto fa pagare un buon servizio, anche se con cifre assolutamente accessibili, dall’altro crediamo che nonostante siano efficaci rimangono alla fase di allenamento e non di apprendimento.

La costanza è la parola d’ordine in questo conteso, quindi consigliamo vivamente di utilizzare le app anche per 5 minuti al giorno in modo da fissare bene l’uso della grammatica. Ma affiancate quest’attività con uno dei nostri corsi per bambini e ragazzi; a questo punto si che avrete ottimi strumenti per crescere con l’inglese.